Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Aemilia, spuntano minacce a pentito

Aemilia, spuntano minacce a pentito

Collaboratore di giustizia Valerio dice di sentirsi intimidito

REGGIO EMILIA, 15 maggio 2018, 11:43

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuove presunte minacce e intimidazioni di stampo mafioso ai collaboratori di giustizia vengono alla luce, mentre è iniziata nell'aula del processo 'Aemilia' a Reggio Emilia la requisitoria del più grande processo alla 'ndrangheta al nord. Le conclusioni dell'accusa dovrebbero durare tre udienze; la sentenza invece potrebbe arrivare fra tre mesi: 151 gli imputati.
    Il clima in aula non è disteso. Nel corso dell'udienza dell'8 maggio infatti, come riportano alcuni quotidiani, il pentito Antonio Valerio avrebbe dichiarato, in videoconferenza dalla località segreta in cui è ristretto, di essere stato minacciato.
    La rivelazione arriva dopo che era emerso il 'pestaggio' ai danni di un altro collaboratore di giustizia, Paolo Signifredi, raggiunto e massacrato davanti a casa nel luogo protetto in cui risiede. Sull'episodio sono in corso indagini da parte dell'antimafia. Valerio avrebbe invece riferito di essersi sentito minacciato da dichiarazioni e atteggiamenti di altri imputati.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza