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Investì vigilante, cade ipotesi del dolo

Investì vigilante, cade ipotesi del dolo

A giudizio per delitto stradale. 800mila euro a famiglia vittima

BOLOGNA, 19 aprile 2018, 15:24

Redazione ANSA

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Cade l'accusa di omicidio volontario col dolo eventuale per l'impiegato 36enne accusato a Bologna della morte di Iulian Cucu, il vigilante romeno di 40 anni investito la notte tra il 2 e il 3 aprile 2016 in via Casteldebole. Il Gup Domenico Panza ha infatti rinviato a giudizio l'imputato, ma ha riqualificato il reato nell'ipotesi più lieve di omicidio stradale. L'uomo si era appartato con una prostituta nei pressi di un casolare in periferia. Raccontò agli investigatori di essersi spaventato quando Cucu e un collega, entrambi addetti alla vigilanza di un immobile diroccato, si erano avvicinati alla vettura con le torce, in un punto sterrato. Era quindi partito e aveva urtato il 40enne romeno, poi la stessa notte, poco più tardi, si costituì. I familiari, difesi dall'avvocato Gennaro Lupo, sono stati risarciti dall'assicurazione con 800mila euro. "Soddisfatto" che al vaglio del Gup non abbia retto l'ipotesi della Procura, si è detto il difensore dell'imputato, avvocato Claudio Cenacchi.
   

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