(ANSA) - FORLÌ-CESENA, 19 FEB - L'inchiesta bis aperta un
anno e mezzo fa sul caso di Manuela Teverini (all'epoca 35enne
misteriosamente scomparsa il 5 aprile 2000) ha portato la
polizia a perlustrare non solo la casa e i dintorni
dell'abitazione del marito, Costante Alessandri, a Capannaguzzo,
ma anche l'area attorno a quella del fratello dell'uomo e una
vecchia cava di argilla a Bagnarola. E ora la Procura di Forlì
stamani ha annunciato di avere chiesto il rinvio a giudizio di
Costante Alessandri, indagato per omicidio volontario e
occultamento di cadavere, che si è sempre professato innocente.
Nel dicembre 2002 venne arrestato e rimase circa un mese in
carcere a Forlì, poi venne liberato. Infatti le ricerche nel
podere intorno all'abitazione dove viveva con Manuela e la
figlia diedero esito negativo. Poi la riapertura del caso, nuove
indagini e ora la richiesta di rinvio a giudizio. La famiglia di
Manuela, la figlia Lisa ora ventenne, le sorelle e il fratello
hanno sempre chiesto giustizia e che si andasse a processo.
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