Era accusato di violenza sessuale
per essersi masturbato in un'aula studio dell'università di
Bologna, a poca distanza da una ragazza di 21 anni. Era il 27
febbraio 2017 e il protagonista, un 26enne calabrese, fu
arrestato, ma nel processo davanti al Gup Rossella Materia il
giovane, finora ai domiciliari, è stato assolto perché il fatto
non sussiste.
Il Pm d'udienza aveva chiesto una condanna a due anni.
L'imputazione si basava sul presupposto che il gesto aveva
coinvolto fisicamente la ragazza, che subito si allontanò,
correndo a casa a cambiarsi i vestiti e solo la sera denunciò
l'episodio. La difesa dell'imputato, avv.Robert Venturi, ha
sostenuto che non c'erano prove, oltre alle dichiarazioni della
ragazza, che fosse stata 'sporcata': la Procura fece fare una
consulenza tecnica, che ha escluso la presenza di liquido
seminale su una sedia, mentre gli abiti erano stati lavati. Il
giudice potrebbe aver accolto la linea difensiva, secondo cui
poteva trattarsi di atti osceni, depenalizzati.
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