Una mostra al Museo Ebraico di
Bologna - in programma fino al 18 marzo - dedicata alla figura
di Arpad Weisz, allenatore ebreo ungherese che portò il Bologna
a vincere due scudetti, nel 1936 e nel 1937, prima della
promulgazione delle leggi razziali nel 1938 e la fuga a Parigi e
in Olanda dove fu catturato e deportato con la famiglia ad
Auschwitz.
Intitolata 'Arpad Weisz, dal successo alla tragedia' è stata
inaugurata oggi nell'ambito delle iniziative per il Giorno della
Memoria e racconta la parabola del tecnico magiaro attraverso
fotografie, documenti e le tavole illustrate tratte dal volume
di Matteo Matteucci, 'Arpad Weisz e il Littoriale'
"Bologna - osserva il presidente della Region, Stefano
Bonaccini presente al taglio del nastro - racconta la vicenda
umana di una persona straordinaria dalla vita normale, prima che
venisse travolta dalla follia nazi-fascista. Una di quelle
storie che non dobbiamo mai stancarci di narrare e che le
giovani generazioni devono conoscere".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA