Mentre al MAMbo di Bologna è in
corso 'Revolutija', a Villa delle Rose 'It's OK to change your
mind!', a cura di Lorenzo Balbi e Suad Garayeva-Maleki, offre un
nuovo punto di vista sull'eredità delle avanguardie di inizio
Novecento e la loro influenza sull'arte contemporanea russa.
L'esposizione (20 gennaio-18 marzo) presenta le opere, dalla
Collezione Gazprombank, di 21 artisti e collettivi russi delle
ultime generazioni.
In un periodo di incertezza politica e di turbolenza globali,
la resistenza assume nuovamente le forme dell'astrazione e
interazioni quotidiane apparentemente apolitiche diventano una
spinta al cambiamento sociale. La mostra delinea l'ampio spettro
delle varie posizioni artistiche, "da quelle che si interrogano
su sfide individuali e forme espressive prettamente locali a
quelle che esplorano il sogno distopico di costruire una realtà
alternativa". Il titolo è suggerito dall'omonimo lavoro di
Svetlana Shuvaeva, preso in prestito dal popolare slogan di una
campagna Ikea.
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