La Procura di Modena sta per
chiudere la fase delle indagini preliminari relative alle
possibili responsabilità umane dietro all'alluvione che nel 2014
ha colpito la Bassa modenese, a seguito della rottura
dell'argine del fiume Secchia in località San Matteo.
Come riporta l'edizione locale de 'il Resto del Carlino'
sarebbero tre gli indagati con l'ipotesi di reato di disastro
colposo, proprio in relazione all'alluvione che provocò danni
per milioni di euro in diversi comuni della provincia emiliana.
Indagati che risponderebbero alle figure di un dirigente di
Aipo, l'Agenzia interregionale per il fiume Po, che all'epoca
dei fatti era responsabile proprio per quel che riguardava
l'area modenese e altre due figure che avevano, nel 2014 il
compito di vigilare alcuni tratti specifici dell'argine del
fiume.
I tre sono stati invitati a comparire in Procura, nei
prossimi giorni, dove saranno ascoltati dal pubblico ministero
titolare del fascicolo, Pasquale Mazzei.
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