Un braciere lasciato acceso per
difendersi dal freddo, perché il riscaldamento non funzionava
bene, ha fatto finire in ospedale un'intera famiglia di origine
filippina la notte tra l'1 e il 2 gennaio a Bologna. In sette,
fra i quali quattro minori, sono rimasti intossicati dal
monossido di carbonio che si è sprigionato dal braciere, a
quanto pare privo di qualunque tipo di sfiato per permettere ai
fumi di disperdersi, in un appartamento di un condominio in via
Martiri di Monte Sole, zona Arcoveggio.
Nessuno è in gravi condizioni, grazie all'intervento
dei Vigili del fuoco e del 118, accorsi poco dopo mezzanotte
grazie all'allarme lanciato da uno dei familiari che, sentendosi
male, ha capito che qualcosa non andava. Nell'appartamento, dove
è intervenuta anche la Polizia, c'erano una donna di 38 anni con
i suoi quattro figli e i nonni paterni. Sono stati questi
ultimi, lui 64 anni e lei 60, a respirare più monossido: per
entrambi è stato necessario un trattamento in camera iperbarica,
a Ravenna.
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