L'imposizione allo straniero disabile
del giuramento di fedeltà alla Repubblica come condizione per
acquisire la cittadinanza rappresenta una forma di
"discriminazione" e di "emarginazione sociale" che ostacola il
processo di inserimento del disabile nella società e nella
comunità politica italiana. Questo ostacolo deve essere rimosso
dalla Repubblica, in linea con l'articolo 3, secondo comma,
della Costituzione, per proteggere l'inviolabilità dei diritti
fondamentali spettanti anche agli stranieri. E' per questo che
la Consulta ha dichiarato incostituzionali le norme sulla
cittadinanza sono là dove non esonerano dal giuramento chi è
incapace di soddisfare tale adempimento in ragione di una grave
e accertata condizione di disabilità.
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