Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Urla Allah Akbar in prefettura, espulso

Urla Allah Akbar in prefettura, espulso

Magrebino 36enne forse ebbro era già stato espulso quattro volte

REGGIO EMILIA, 29 agosto 2017, 14:36

Redazione ANSA

ANSACheck

Un marocchino 36enne che ieri si è inginocchiato in atteggiamento di preghiera davanti alla prefettura di Reggio Emilia, inveendo in italiano e gridando 'Allah Akbar' alla polizia, è stato portato al Cie di Torino in attesa di rimpatrio. Già colpito da quattro ordini di espulsione, verso le 13.30 era prostrato davanti al portone della prefettura e sferrato un violento calcio al portone mentre un agente lo stava aprendo. Ha poi urlato offese: "Io amo Allah, voi siete dei diavoli, ammazzo tutti i diavoli".

Pare sotto gli effetti di alcolici, è stato portato al pronto soccorso. Agli agenti l'uomo ha rivolto frasi sconnesse e anche quella "Allah Akbar". Secondo la Digos il marocchino era stato arrestato in passato per reati di droga e denunciato per porto di armi e strumenti atti ad offendere. Dopo le visite mediche è stato dimesso e al Cie di Torino attenderà l'espulsione. La perquisizione nell'abitazione di conoscenti che lo avevano ospitato, risultati estranei ai fatti, ha dato esito negativo.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza