"C'è una malattia che
può colpire i battezzati", l' "alzheimer spirituale": "consiste
nel dimenticare la storia del nostro rapporto personale con Dio,
quel primo Amore che ci ha conquistati fino a farci suoi. Se
diventiamo 'smemorati' del nostro incontro con il Signore, non
siamo più sicuri di niente; allora ci assale la paura che blocca
ogni nostro movimento". È quanto si legge nel messaggio del Papa
al Meeting di Rimini. La memoria non deve fare però ripiegare in
una nostalgia infruttuosa: "Come cristiani non coltiviamo alcun
ripiegamento nostalgico su un passato che non c'è più. Guardiamo
piuttosto in avanti fiduciosi. Non abbiamo spazi da difendere
perché l'amore di Cristo non conosce frontiere invalicabili.
Viviamo in un tempo favorevole per una Chiesa in uscita, ma una
Chiesa ricca di memoria", dice il Papa, che infine sottolinea:
"Non ci è concesso guardare la realtà dal balcone, né possiamo
rimanere comodamente seduti sul divano a vedere il mondo che
passa davanti a noi in tv".
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