"L'indirizzo della Procura è
pubblico. E non c'è altro da aggiungere". Il procuratore
aggiunto di Bologna Valter Giovannini risponde in modo lapidario
alla domanda se la Procura intenda assumere qualche iniziativa,
dopo le dichiarazioni del difensore di Alberto Savi, componente
della Banda della Uno bianca che nei giorni scorsi ha usufruito
di un permesso premio dopo 23 anni di carcere, gli ultimi 17 a
Padova.
"Penso che se interpellato dalla Procura Alberto Savi non si
tirerebbe indietro", ha detto l'avvocato Annamaria Marin al
Resto del Carlino, sull'ipotesi che il suo assistito, condannato
all'ergastolo, possa parlare con i magistrati per far luce sulle
zone d'ombra rimaste sui delitti della banda.
Proprio con Giovannini, Pm che fece le indagini e i processi
della 'Uno Bianca', Savi nel 1995 chiese di parlare mesi dopo
l'arresto, affermando di voler collaborare: ci fu un'audizione
di 30 minuti messi a verbale, ma poi la cosa non ebbe seguito.
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