Cinque bracconieri sono stati
scoperti nel Bolognese dalla polizia provinciale, in due diverse
circostanze. Domenica a Casalecchio di Reno gli agenti del
distaccamento di Zola Predosa hanno multato quattro cacciatori
piemontesi che avevano organizzato una battuta in un fondo
chiuso, dove il proprietario chiede che sia vietata la caccia.
La polizia ha sequestrato due carcasse di capriolo, tre fucili,
tre carabine e un coltello e hanno sanzionato i quattro per
cinquemila euro.
Il secondo intervento è di lunedì, all'interno dell'oasi del
Contrafforte Pliocenico, sull'Appennino: il personale del
distaccamento di Monzuno ha individuato un bracconiere di
Bologna che si nascondeva in fabbricati per sparare e per
scuoiare gli animali. Su una carabina aveva montato un visore
notturno e un puntatore laser: oltre all'arma, gli agenti hanno
sequestrato un cinghiale appena abbattuto e hanno denunciato
l'uomo alla Procura.
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