Frustata col caricatore del
cellulare, costretta a dormire fuori casa in piena notte,
picchiata e insultata anche davanti alla loro figlia di due
anni. La storia di maltrattamenti in famiglia (ora è l'ipotesi
di reato a carico di un 40enne marocchino) è emersa a San
Prospero, in provincia di Modena, la scorsa notte.
Nell'abitazione dove la vittima, 23enne, vive con il 40enne e la
bambina, i carabinieri sono intervenuti trovando la donna e la
minore chiuse nel bagno per sfuggire all'ira del marito e padre,
intenzionato a colpire nuovamente la donna. Una volta calmato, i
carabinieri lo hanno arrestato. In quel momento la 23enne ha
riferito delle violenze subite tutte nel corso dell'ultimo anno,
episodi che sarebbero stati causati anche dallo stato di
ebbrezza del 40enne. Non è chiaro se anche la bambina abbia
subito violenze in passato, mentre la moglie ha subito lesioni
fisiche non gravi ma continue nel tempo.
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