Non c'è nessuna certezza che i
reperti sequestrati in ospedale fossero proprio della defunta.
Inoltre le cause della morte sono riconducibili a fenomeni del
tutto naturali. Sono queste, in estrema sintesi, le tesi
proposte dalle difese per chiedere alla Corte d'Assise d'Appello
di Bologna l'assoluzione di Daniela Poggiali, la 44enne ex
infermiera dell'ospedale di Lugo, nel ravennate, condannata in
primo grado all'ergastolo per avere ucciso l'8 aprile 2014 una
sua paziente 78enne con una iniezione letale di potassio. Ieri
il Pg aveva chiesto la conferma della condanna. Udienza
aggiornata al 22 febbraio quando, dopo la controreplica
dell'ultimo legale difensore, la Corte si ritirerà in camera di
consiglio per uscirne o con la sentenza o con la disposizione di
una perizia medico legale così come vorrebbero i legali
dell'imputata.
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