Il Tribunale di Padova ha ammesso la
costituzione di parte civile dell'Associazione sostenitori della
Polstrada (Asaps), che ha sede a Forlì, in un processo per
omicidio stradale. La famiglia della vittima ha chiesto un
risarcimento di 1,8 milioni, mentre l'Asaps - tramite l'avvocato
Augusto Baldassari - ha chiesto al giudice di stabilire una
somma equa che destinerà a nuove campagne di sicurezza stradale.
L'incidente avvenne il 25 giugno nella zona di Abano Terme:
una maestra di 59 anni, Paola Rosa Tanga, di Limena, era diretta
al matrimonio di un'amica quando contro la sua Lancia Y si
schiantò una Bmw che, dopo aver oltrepassato la doppia linea
continua, sbandò sulla corsia opposta. La donna rimase
imprigionata tra le lamiere. L'altra conducente, 50enne, ai
domiciliari fino al processo, risultò positiva all'alcoltest con
un tasso di 2,1 gr/l e si scoprì che guidava giocando con
un'applicazione dello smartphone.
L'Asaps ha lanciato per prima, oltre 10 anni fa, l'idea del
reato di omicidio stradale.
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