Si è concluso con la dichiarazione
dell'estinzione di tutti i reati per prescrizione il processo di
appello per il caso di Daniela Lanzoni, morta a 54 anni il 27
settembre 2007 al Policlinico Sant'Orsola di Bologna, due giorni
dopo l'asportazione, per errore, di un rene sano. Erano imputati
il tecnico radiologo Stefano Chiari, condannato dal tribunale a
un anno per omicidio colposo e difeso dall'avvocato Guido
Magnisi e l'ex primario di Urologia Giuseppe Severini,
condannato a un anno, 5 mesi e 10 giorni per omicidio colposo e
falso, assistito dall'avv.Giuseppe Giampaolo. In primo grado
erano stati assolti altri tre medici.
I parenti di Lanzoni erano stati risarciti; il Sant'Orsola ha
confermato la costituzione di parte civile nei confronti di
Severini. L'intervento fu fatto sulla base di una diagnosi
sbagliata, dovuta all'attribuzione di un referto e di una Tac
appartenenti ad un'altra donna, con lo stesso cognome, ma più
anziana di 32 anni. Infine vi fu una mancata somministrazione di
eparina.
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