Non è ancora stata scoperta la causa
dell'epidemia di legionella a Parma, dove due persone sono
morte, 35 hanno contratto la malattia e due casi sono in via di
accertamento. Emerge dal secondo incontro di coordinamento
interistituzionale nella sede dell'Ausl, cui ha partecipato
anche il sindaco Federico Pizzarotti.
Le autorità hanno disposto il potenziamento della clorazione
del pozzo Biozzozero, per mettere in sicurezza l'utilizzo
dell'acqua proveniente dalla rete idrica e sono stati prelevati
campioni da esaminare, con gli esiti attesi in dieci giorni. I
primi risultati tendono comunque a escludere o almeno a rendere
altamente improbabile, che il veicolo di diffusione possa essere
stata l'acqua di rete. A questo punto l'attenzione si concentra
su altre fonti, come le torri di evaporazione centralizzate,
presenti in edifici di grandi dimensioni legati a diverse
attività, che ne comportano l'installazione ad una distanza
compatibile con quella in cui presumibilmente si è manifestato
il contagio.
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