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Referendum: Boschi contestata a Festa Unità Bologna

Referendum

Referendum: Boschi contestata a Festa Unità Bologna

Da un gruppo di studenti e insegnanti

BOLOGNA, 18 settembre 2016, 21:39

Redazione ANSA

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Ministro Boschi contestata alla Festa dell 'Unita ' a Bologna - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ministro Boschi contestata alla Festa dell 'Unita ' a Bologna - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ministro Boschi contestata alla Festa dell 'Unita ' a Bologna - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ministro delle riforme Maria Elena Boschi è stata contestata da un gruppo di studenti e di insegnanti alla festa dell'Unità di Bologna dove ha partecipato a un'iniziativa sul referendum.
    Dopo pochi minuti dall'inizio del suo intervento, dalla platea si sono alzati numerosi studenti di Link - coordinamento universitari Bologna che hanno esposto cartelli e l'hanno contestata. Il ministro ha invitato i
contestatori a salire sul palco per esporre i motivi della loro
contrarietà alla riforma, ma sono stati immediatamente
accompagnati fuori dall'imponente servizio organizzato dalle
forze dell'ordine e sono stati identificati, fra le loro
proteste.
In sala tutti i partecipanti sono stati 'filtrati' dalle
forze dell'ordine. I contestatori, una ventina, si sono seduti
in platea, mischiandosi ai sostenitori del sì ed hanno
cominciato la loro protesta esponendo alcuni cartelli con i
quali esprimevano la loro contrarietà alla riforma, qualche
minuto dopo l'inizio dell'intervento.
Fuori dalla sala, dove molte persone sono rimaste ad
ascoltare l'intervento diffuso dagli altoparlanti, alcuni
passaggi dell'intervento del ministro sono stati contrassegnati
dalle contestazioni di un gruppo di insegnanti.

   "Siamo stati trascinati duramente, le forze dell'ordine hanno usato una forza esagerata, buttando alcuni di noi a terra e provocando visibili segni delle colluttazioni. Stigmatizziamo fortemente il comportamento delle forze dell'ordine e del Pd, che mostrano tutta la distanza di questo governo dai cittadini". E' il commento del Link, coordinamento universitari Bologna, il giorno dopo la contestazione. "Mentre la ministra recitava la solita retorica sulla riforma costituzionale - afferma un portavoce di Link - abbiamo preso parola dalla platea chiedendo di poter intervenire in un dibattito che il governo ha fin da subito tentato di chiudere in partenza, sollevando cartelli che sottolineavano la torsione autoritaria che il governo Renzi ha imposto alla società. Abbiamo voluto evidenziare la mancanza di dialogo sociale di un governo che, come i precedenti, ha imposto fallimentari politiche liberiste e di austerità".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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