Da inizio settembre in
Emilia-Romagna partirà un nuovo sistema di accoglienza diffusa
tra i comuni, rivolto ai minori stranieri che arrivano in Italia
senza famiglia. Il progetto permetterà di accogliere 50 giovani,
20 dei quali saranno ospitati a Ravenna e 30 a Budrio (Bologna):
i minori potranno risiedere nelle strutture per un massimo di 60
giorni, per poi essere redistribuiti in centri di seconda
accoglienza.
A proporre il nuovo sistema è l'Anci dell'Emilia-Romagna, che
ha vinto un bando da 2 milioni e 556 mila euro del ministero
dell'Interno che copre due anni e mezzo di attività. Il progetto
si è classificato 3/o nella graduatoria nazionale; a gestire
l'iniziativa saranno due cooperative, Persone in movimento e
Camelot. Ai ragazzi saranno garantiti assistenza legale,
sanitaria, vitto, alloggio, servizi di mediazione culturale e
verranno coinvolti in attività di insegnamento dell'italiano. Il
nuovo hub diffuso si affianca a quello già esistente a Bologna,
che ospita 50 minori in tre strutture.
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