Ha letto che una persona era finita
in carcere per la rapina che aveva commesso lui e per evitare
''un'ingiustizia'' si è costituito alla Questura di Parma. Per
poi scoprire che l'arrestato era accusato di un altro colpo:
troppo tardi. E' la vicenda di un 26enne siciliano ma residente
nel Parmense. L'11 dicembre aveva fatto una rapina con un
coltello in una profumeria in via Gramsci, pieno centro,
recuperando 830 euro. Nei giorni scorsi lesse che un uomo era in
carcere per una rapina, così la scelta di costituirsi. ''Avevo
gravi sensi di colpa - ha detto - Dovete liberare la persona che
è ingiustamente in carcere''. Per confermare la confessione ha
presentato il giubbotto indossato nel colpo e il coltello. Ma
ecco il colpo di scena: la Squadra mobile ha rivelato al 26enne
che quella persona in carcere per rapina non era accusato del
colpo alla profumeria bensì ad un vicino supermercato.
Ma il siciliano aveva già confessato: è stato denunciato per
rapina pluriaggravata e porto abusivo di coltello.
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