Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sesso per permessi,dimezzata pena agente

Sesso per permessi,dimezzata pena agente

Corte di appello Bologna riqualifica concussione, 'fu induzione'

BOLOGNA, 23 febbraio 2016, 16:49

Redazione ANSA

ANSACheck

Dimezzata in secondo grado la pena per il poliziotto Claudio D'Orazi, accusato, come assistente capo all'epoca in servizio all'ufficio immigrazione della Questura di Bologna, di aver ottenuto favori sessuali da donne straniere in cambio di una corsia preferenziale sulle pratiche per il rilascio del permesso di soggiorno. Il Gup Bruno Perla lo aveva condannato nel 2013 a sei anni e otto mesi, mentre i giudici della terza sezione penale della Corte di Appello hanno deciso per una pena di tre anni e mezzo. E hanno riqualificato l'accusa, accogliendo la tesi difensiva dell'avvocato Gabriele Bordoni: da concussione sessuale ad induzione a dare o promettere utilità, reato di più recente introduzione.
    D'Orazi, 49 anni, cesenate, venne arrestato il 13 marzo 2012.
    Era emerso dalle indagini che il poliziotto aveva contattato e fatto visita alle donne immigrate nelle loro case promettendo aiuti in cambio di prestazioni: erano due i casi contestati.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza