Di fronte all'espressione, "nelle
forme proprie della nostra tradizione" del "rispetto per i
defunti e il rispetto della morte", la politica dovrebbe
fermarsi". Così un articolo di Bologna Sette, supplemento di
Avvenire curato dall'Arcidiocesi di Bologna, commenta la
decisione del consiglio comunale di Casalecchio di Reno di non
collocare una croce sul nuovo ingresso del cimitero cittadino.
"Nella laicissima Francia - viene spiegato - la legge di
separazione ha preservato solo due luoghi pubblici dalla
rimozione dei simboli religiosi: le chiese e i cimiteri perché
la pietà per i defunti deve prevalere sulle passioni dei vivi".
La motivazione della decisione, si legge ancora, "sarebbe nella
volontà di non offendere i credenti di altre fedi, che
potrebbero sentirsi a disagio per la presenza del simbolo
cristiano" in un luogo aperto a tutti. "La decisione e la
motivazione - viene osservato - sono singolari. I rappresentanti
delle altre confessioni, interpellati hanno subito dichiarato di
non sentirsi offesi".
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