"Vengo avvisato dalla stampa
locale del deposito della richiesta di rinvio a giudizio da
parte della Procura di Rimini nei miei confronti e nei confronti
di altre 18 persone per la vicenda Aeradria. Personalmente, ad
oggi, né io né i miei legali abbiamo ricevuto alcuna
comunicazione e pertanto diventa difficile procedere a qualsiasi
considerazione nel merito, che farò quando in possesso delle
comunicazioni e documentazioni del caso. Non mi sorprende più,
invece, la modalità di 'comunicazione'". Lo dice in una
dichiarazione il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
"Dunque al buio, mi limito a tre riflessioni generali -
aggiunge il primo cittadino -. a) nulla di nuovo o di
sorprendente, ricalcando alla lettera - a quanto mi riferiscono
gli organi d'informazione - l'impianto stranoto e strapubblicato
della chiusura delle indagini. b) continuo a ritenere
quell'impianto accusatorio privo di qualunque elemento a
sostenerlo. c) finalmente adesso, dopo due anni e mezzo, si
entra nella fase del confronto equilibrato tra le parti davanti
a un giudice terzo. Avremo dunque l'occasione, come è stato nei
mesi scorsi con lo stop alla richiesta di sequestro da parte
della Cassazione, di far valere le nostre ragioni e
argomentazioni".
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