(ANSA) - BOLOGNA, 3 OTT - In una vecchia fonderia da anni abbandonata, alla periferia di Bologna, è nata una nuovissima e ipertecnologica 'cittadella della conoscenza' che si propone l'obiettivo di insegnare ai bambini ed ai giovani come affrontare le sfide proposte dai rapidissimi cambiamenti del mondo. E' nata grazie al finanziamento di Marino Golinelli, 95 anni, fondatore e presidente della farmaceutica Alfa Sigma, che con la propria fondazione ha investito decine di milioni del proprio patrimonio nel nuovissimo 'Opificio Golinelli'.
Golinelli ha messo a disposizione anche ulteriori 30 milioni per sostenere progetti che guardano ai prossimi decenni, come 'Opus 2065', una serie di iniziative che guarda ai prossimi cinquant'anni. La cittadella si estende su una superficie di 9mila metri quadrati. L'investimento complessivo è stato di 12 milioni e i nuovi spazi saranno in grado di accogliere, a cominciare da lunedì, più di 150mila visite l'anno, ospitando spazi ed attività destinati ad un pubblico che va dai bambini di 18 mesi ai giovani imprenditori.
Ci sono spazi per stimolare la creatività, imparare le scienze con la pratica e sperimentare, educare alla cultura dell'impresa. Ci sarà anche spazio per la formazione degli insegnanti, organizzare mostre, convegni e dibattiti, con un obiettivo ambizioso è poco praticato: ovvero indagare le connessioni tra le arti e le scienze, stimolando il pensiero e la comprensione del mondo.
"Il mio impegno - ha detto Golinelli - è immaginare il futuro dei giovani in un nuovo mondo sostenibile. La responsabilità sociale si è tradotta nell'obiettivo concreto di ridare alla società parte della fortuna che ho ricevuto: i destinatari sono i giovani, che possono diventare domani cittadini di un mondo globale. La nostra missione etica è orientata all'educazione, alla formazione e alla cultura, per costruire nuovi e più potenti strumenti per preparare i giovani a un futuro imprevedibile".
All'inaugurazione ha partecipato un'ampia rappresentanza del governo, il ministro dell'Ambiente, il bolognese Gian Luca Galletti, i sottosegretari all'istruzione e ai beni culturali Gabriele Toccafondi e Ilaria Borletti, il presidente della Regione Emilia-Romagna e il sindaco Virginio Merola.
"Bologna - ha detto il sindaco - ha una grande tradizione nel mondo dell'istruzione, ma vogliamo affrontare il tema del potere della conoscenza che dobbiamo distribuire, anche perché ci sono frontiere che ancora non conosciamo. L'esempio di Marino Golinelli ci insegna che si è ricchi se si distribuisce il potere della conoscenza".
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