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Psicosi clown picchiatori Modena-Reggio

Psicosi clown picchiatori Modena-Reggio

Ma unico episodio denunciato a Cc erano studenti ritardo scuola

REGGIO EMILIA, 21 ottobre 2014, 16:01

Redazione ANSA

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Per giustificare un ritardo a scuola hanno sfruttato la psicosi dei 'clown picchiatori' che si è diffusa - a quanto pare senza giustificazione - tra Modena e Reggio Emilia. L'ipotesi di procurato allarme, su cui i Carabinieri di Reggio Emilia coordinati dalla Procura reggiana stanno lavorando, ora trova conferme anche dalle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia sull'unica aggressione da parte dei clown picchiatori denunciata da alcuni studenti, ora finiti nei guai.

Avrebbero inventato l'aggressione, come poi confessato in caserma, per giustificare, appunto, il ritardo a scuola. La vicenda che ha portato alla psicosi (anche la prefettura di Modena ha fatto una riunione sul tema nei giorni scorsi) ha preso il via dal modenese: alcuni ragazzini hanno riferito di essere stati aggrediti da alcuni personaggi vestiti da clown, con mazze e bastoni e un pitbull al guinzaglio. Così dall'inizio di ottobre le caserme dei Carabinieri in Emilia, soprattutto tra Reggio Emilia e provincia, sono state tartassate di telefonate di adolescenti o genitori che spiegavano che un loro amico, un loro figlio, un loro compagno di scuola avrebbe visto o avrebbe avuto a che fare con persone mascherate da clown che aggredivano i passanti, nella maggior parte dei casi giovani o giovanissimi. Una vera e propria psicosi su un fenomeno probabilmente creato del tamtam sui social network e whatsApp. 

I presunti "avvistamenti" si sono ripetuti, ma con questo anche il tamtam sui social network alimentato anche dalla paura dei genitori. Dalla provincia di Modena a quello di Reggio Emilia il fenomeno si è alimentato per la comparsa nelle discussioni e sui commenti dei social network di video che avrebbero dovuto 'provare' le aggressioni.

In realtà, come accertato dai Carabinieri e senza che in tanti davanti al computer se ne accorgessero, si trattava di candid camera diffuse su internet: in questi video dei passanti si ritrovano davanti dei clown che, utilizzando dei manichini, simulano efferati delitti per poi inseguire i 'testimoni' terrorizzati. Halloween è alle porte e il timore dei Carabinieri è costituito dall'effetto emulazione che potrebbe far sì che una notizia, per ora priva di fondamento, a furia di passare di bocca in bocca si auto-avveri o che magari dei ragazzini possano vestirsi da clown e fingere aggressioni, rischiando di essere a loro volta pestati dai cittadini che in rete propongono ronde. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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