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Eterologa: giudice Bologna, sì a coppia

Eterologa

Eterologa: giudice Bologna, sì a coppia

Accolta istanza, si può procedere immediatamente

ROMA, 18 agosto 2014, 17:11

Redazione ANSA

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Accogliendo il ricorso di una coppia, presentato prima della sentenza della Consulta che ha abolito il divieto, il Tribunale di Bologna ha riconosciuto il diritto ad accedere all'eterologa e nell'ordinanza sottolinea che non c'è alcun vuoto normativo che impedisca di procedere in base alle regole della medicina e alla legislazione sanitaria vigente.

   La coppia aveva presentato ricorso perché il centro medico a cui si era rivolta aveva opposto il rifiuto ad eseguire il trattamento, allora ancora vietato per legge. La sentenza della Corte Costituzionale, che ha fatto cadere il divieto di fecondazione eterologa, ha ovviamente cambiato il quadro di riferimento ed è "venuto meno l'ostacolo (altrimenti insuperabile in via interpretativa) all'accoglimento della domanda", si legge nell'ordinanza firmata il 14 agosto dal giudice Antonio Costanzo, prima sezione civile del Tribunale di Bologna. Al di là dell'accoglimento dei ricorso, scontato dopo la pronuncia della Consulta, sono rilevanti le indicazioni con cui nell'ordinanza si motiva la decisione, stabilendo che la coppia può da subito accedere l'eterologa e escludendo che si sia determinata una situazione di vuoto normativo: "Dichiarando infondata l'eccezione di inammissibilità relativa al paventato 'vuoto normativo' - dichiara infatti nell'ordinanza -, la Corte costituzionale è stata chiara nell'escludere 'nella specie' (ossia, con riferimento ai casi concreti sottoposti alla sua attenzione, del tutto assimilabili a quello qui in esame) l'esistenza di incolmabili lacune concernenti la regolamentazione essenziale dell'accesso alla Pma con donazione di gameti, sia quanto ai presupposti che quanto agli effetti". Proprio per questo, aggiunge il tribunale di Bologna, "il giudice delle leggi non abbia demandato al legislatore il compito di introdurre apposite disposizioni volte ad eliminare eventuali lacune insuscettibili di essere colmate dai giudici". Non serve una nuova legge, dice in sintesi l'ordinanza di Bologna, ma semmai un decreto ministeriale di aggiornamento delle linee guida su alcuni aspetti specifici, come il numero delle donazioni e l'anonimato del donatore. Ma questo non impedisce di procedere nel concreto. E perciò, stabilisce il giudice, "non si ravvisano ostacoli all'accertamento del diritto affermato dai ricorrenti", ossia quello di accedere all'eterologa. 

    DUE LE ORDINANZE - Sono due le ordinanze del tribunale di Bologna che danno il via libera all'esecuzione della fecondazione eterologa dichiarando che non c'è vuoto normativo: anche per un'altra coppia, assistita dai legali Filomena Gallo e Gianni Baldini, il giudice - Angelo Costanzo, lo stesso che ha firmato anche l'altro provvedimento - ha stabilito che si può immediatamente procedere. L'ordinanza è stata depositata nella stessa data, il 14 agosto.

     Si tratta in sostanza di due ordinanze gemelle, ad eccezione del centro medico a cui la coppia si era rivolta. "Il giudice - rilevano Gallo e Baldini - ordina l'immediata esecuzione della fecondazione eterologa, atteso che il procedimento è incardinato dal 2010 e, quindi, da quattro anni la coppia da noi assistita attende di poter procedere la la tecnica di fecondazione eterologa". Trattamento che "è stato dichiarato immediatamente applicabile alla luce della sentenza delle Corte Costituzionale che conferma come non vi sia alcun vuoto normativo". Nel giudizio sono intervenute che le associazioni Amica Cicogna Onlus, Luca Coscioni, Cerco un bimbo, L'altra cicogna Onlus.
   

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