Gloria Gaynor ha dato forfait per problemi con l'organizzazione e non si è presentata ieri sera sul palco di piazzale Fellini a Rimini per il concerto più atteso del weekend di Ferragosto in riviera. Non le sarebbe stato pagato parte del cachet pattuito, hanno riferito i Cc, che a fatica hanno contenuto la folla (5.000 spettatori) che si era assiepata sotto il palco, protestando vivacemente. La serata era già cominciata in ritardo con i Trammps, gruppo dance anni '70 previsto nel cartellone.
Ai carabinieri, che lo hanno sentito questa mattina in caserma, l'organizzatore del concerto Gianni Succi ha detto di "aver perso all'ultimo momento un grosso sponsor". Per questo sarebbe stato in dubbio se confermare o meno la serata, ma alla fine ha deciso che lo spettacolo "doveva andare avanti". "Un amico - ha spiegato ai militari - si era offerto di prendere in carico i 'debiti' e di pagare la parte residua del compenso per la signora Gaynor e per il service che ha fornito il gruppo elettrogeno per il palco. Ma dall'assegno mancavano alcune migliaia di euro per l'artista e l'agente, quando già la Gaynor era arrivata nel camerino, ha deciso di non farla esibire".
Il Comune di Rimini e Rimini Reservation, società che gestisce gli Uffici di informazione e accoglienza turistica (partecipata dall'Amministrazione), "declinano ogni responsabilità" per la mancata esibizione di Gloria Gaynor al concerto 'The best disco in town', "un fatto oggettivamente grave che danneggia sia chi ha pagato il biglietto, sia la città". Quando il quadro della situazione sarà più chiaro, l'Amministrazione valuterà se procedere con azioni legali "sia per tutelare l'immagine della Città di Rimini, sia a tutela degli interessi di quanti dovessero essere stati danneggiati".
La stessa Gloria Gaynor ha affidato ad un tweet in inglese la spiegazione del suo mancato concerto. "Cari amici di Rimini, era tutto pronto per lo spettacolo - scrive sostanzialmente l'artista - ma abbiamo rinunciato appena saputo che l'organizzazione non avrebbe potuto pagarci. Torneremo. #wewillsurvive".
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