Una grande installazione ambientale
firmata da Giorgio Andreatta Calò dialogherà con la copertura
del maestoso edificio dell'Arsenale, magicamente amplificandone
i volumi e i dettagli. E uno spazio molto esteso occuperà anche
l'installazione scultorea di Roberto Cuoghi, che sperimenterà
nuove tecniche e materiali, così come l'installazione video
della giovane italo libanese Adelita Husny-Bey, che nel suo
progetto ha coinvolto un gruppo di adolescenti di New York. La
curatrice Cecilia Alemani presenta il progetto per il Padiglione
Italia della Biennale d'Arte di Venezia, che apre le porte dal
13 maggio al 26 novembre, attenta a non svelare in anticipo
particolari sulle opere dei tre artisti invitati, tutti più o
meno quarantenni, cosmopoliti, conosciuti a livello
internazionale per i loro lavori. Ma il filo comune, sottolinea,
è la l'attenzione al magico e al fantastico. E Mondo Magico è il
titolo del Padiglione, preso in prestito dal libro, celeberrimo,
dell'antropologo Ernesto De Martino.
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