Per riprendersi dal post-sisma e
riconquistarsi un futuro non c'è niente di meglio di un turismo
dolce e sostenibile, fatto di eventi a misura di territorio, tra
vegetazione incontaminata, biciclette, sentieri naturalistici,
cammini religiosi di cui l'Umbria è ricchissima: sono questi i
temi al centro del convegno "Ambiente, sostenibilità e Turismo:
risorse naturali e itinerari di mobilità dolce per la
ricostruzione del tessuto economico e sociale" organizzato da
Sviluppumbria, in collaborazione con il Comune di Spoleto e la
Regione Umbria, in programma il 12 maggio alla Rocca
Albornoziana di Spoleto.
Che la mobilità dolce e la bike economy siano carte da
giocare lo dicono i numeri, come spiega Mauro Agostini,
direttore generale di Sviluppumbria: "Già oggi il 7% dei
cittadini europei sceglie le due ruote come mezzo di trasporto
principale, il Pil del settore vale già decine di miliardi di
euro (in Germania si aggira sui 9 miliardi) e i costi delle
infrastrutture necessarie sono molto bassi: con i fondi
necessari a realizzare un chilometro di autostrada si possono
costruire 150 km di percorsi ciclabili protetti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA