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Dolomiti, la scoperta inizia online

Dolomiti, la scoperta inizia online

Nuovo portale e app come bussola per un viaggio personalizzato

ROMA, 19 aprile 2017, 15:58

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Marzia Apice) Alla scoperta dell'arcipelago fossile più bello del mondo, iniziando a viaggiare virtualmente online per vivere poi più in modo più intenso la visita reale: con il nuovo portale Visitdolomites.com e una app gratuita dedicata (Dolomites Passport), le Dolomiti investono in tecnologia e innovazione per lo sviluppo di un turismo sempre più accessibile, sostenibile e consapevole. Obiettivo della Fondazione Dolomiti Unesco, che ha realizzato il progetto in collaborazione con il Mibact e con gli enti di promozione turistica delle province e delle Regioni (Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia) su cui si estende il territorio dolomitico, è far sì che il paradiso di montagne e valli, laghi e fiumi, boschi e radure che l'Unesco nel 2009 ha definito Patrimonio Mondiale dell'Umanità sia davvero di tutti, di chi lo abita e di chi lo visita, nel presente e per le prossime generazioni. Se il primo passo è stato prendere come sprone il riconoscimento dell'Unesco per riunire attorno a un tavolo tutti gli enti territoriali interessati, superando interessi campanilistici per una gestione coordinata di un bene prezioso e complesso come le Dolomiti, il secondo ha riguardato la creazione della struttura di un portale interattivo, dinamico e in 3 lingue (italiano, inglese e tedesco), capace di presentare al turista tutta l'offerta culturale, naturalistica, geologica e alpinistica dei 9 Sistemi dolomitici preservando l'unicità e la specificità di ogni singolo territorio. Grazie al portale, presentato oggi a Roma, ogni visitatore può prima vedere il percorso ideale (sfruttando la tecnologia street view del TrekFinder, il 'navigatore dolomitico') e poi direttamente progettare il proprio viaggio in modo personalizzato, tarandolo sulle proprie esigenze. Snelle e accattivanti le sezioni del sito, in una rete di rimandi ad altri link di approfondimento: si va dai parchi e le aree protette ai tantissimi musei fino alle Dolomiti d'alta quota, per scoprire panorami unici al mondo, rifugi e presidi territoriali. Interessanti le due sezioni Dolomiti accessibili, per individuare i percorsi più agevoli anche per chi ha problemi di disabilità motoria, e Dolomiti nel mondo, che riunisce in una casa virtuale le 800 associazioni di persone originarie delle terre dolomitiche ed emigrate all'estero, creando un bacino di circa 3 milioni di persone. In sinergia con il portale anche la app dedicata Dolomites Passport che, ispirandosi al vecchio libretto del Passaporto delle Dolomiti in cui con un timbro si teneva traccia di ogni percorso fatto, permette di registrarsi con una sorta di check in a ogni punto di interesse, sia esso un museo, un rifugio, un parco o un balcone panoramico. In questo modo il viaggiatore può accumulare punteggi in un gioco virtuale e reale al tempo stesso per diventare, dopo tante gite e tante esperienze, un esperto esploratore. "Il nostro è un duplice obiettivo: da un lato rendere gli abitanti consapevoli della ricchezza del territorio in cui vivono, dall'altro creare un sistema di collaborazione tra enti territoriali", spiega all'ANSA Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, sottolineando la complessità di un'area vasta "200 mila ettari, condivisa da 5 province, in cui si parlano 4 lingue, l'italiano, il tedesco, il friulano e il ladino". "E' vero, ogni anno milioni di turisti vengono già a visitarci - prosegue - ma la sfida è regolare i flussi turistici per avere benefici dal punto di vista ambientale ed economico.
    Alcune zone infatti sono congestionate ma ci sono tanti altri luoghi selvaggi e incontaminati da scoprire che ancora non sono oggetto di turismo di massa".
   

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