(di Marzia Apice)
Alla scoperta dell'arcipelago fossile
più bello del mondo, iniziando a viaggiare virtualmente online
per vivere poi più in modo più intenso la visita reale: con il
nuovo portale Visitdolomites.com e una app gratuita dedicata
(Dolomites Passport), le Dolomiti investono in tecnologia e
innovazione per lo sviluppo di un turismo sempre più
accessibile, sostenibile e consapevole. Obiettivo della
Fondazione Dolomiti Unesco, che ha realizzato il progetto in
collaborazione con il Mibact e con gli enti di promozione
turistica delle province e delle Regioni (Veneto, Trentino Alto
Adige e Friuli Venezia Giulia) su cui si estende il territorio
dolomitico, è far sì che il paradiso di montagne e valli, laghi
e fiumi, boschi e radure che l'Unesco nel 2009 ha definito
Patrimonio Mondiale dell'Umanità sia davvero di tutti, di chi lo
abita e di chi lo visita, nel presente e per le prossime
generazioni. Se il primo passo è stato prendere come sprone il
riconoscimento dell'Unesco per riunire attorno a un tavolo tutti
gli enti territoriali interessati, superando interessi
campanilistici per una gestione coordinata di un bene prezioso e
complesso come le Dolomiti, il secondo ha riguardato la
creazione della struttura di un portale interattivo, dinamico e
in 3 lingue (italiano, inglese e tedesco), capace di presentare
al turista tutta l'offerta culturale, naturalistica, geologica e
alpinistica dei 9 Sistemi dolomitici preservando l'unicità e la
specificità di ogni singolo territorio.
Grazie al portale, presentato oggi a Roma, ogni visitatore
può prima vedere il percorso ideale (sfruttando la tecnologia
street view del TrekFinder, il 'navigatore dolomitico') e poi
direttamente progettare il proprio viaggio in modo
personalizzato, tarandolo sulle proprie esigenze. Snelle e
accattivanti le sezioni del sito, in una rete di rimandi ad
altri link di approfondimento: si va dai parchi e le aree
protette ai tantissimi musei fino alle Dolomiti d'alta quota,
per scoprire panorami unici al mondo, rifugi e presidi
territoriali. Interessanti le due sezioni Dolomiti accessibili,
per individuare i percorsi più agevoli anche per chi ha problemi
di disabilità motoria, e Dolomiti nel mondo, che riunisce in una
casa virtuale le 800 associazioni di persone originarie delle
terre dolomitiche ed emigrate all'estero, creando un bacino di
circa 3 milioni di persone.
In sinergia con il portale anche la app dedicata Dolomites
Passport che, ispirandosi al vecchio libretto del Passaporto
delle Dolomiti in cui con un timbro si teneva traccia di ogni
percorso fatto, permette di registrarsi con una sorta di check
in a ogni punto di interesse, sia esso un museo, un rifugio, un
parco o un balcone panoramico. In questo modo il viaggiatore può
accumulare punteggi in un gioco virtuale e reale al tempo stesso
per diventare, dopo tante gite e tante esperienze, un esperto
esploratore.
"Il nostro è un duplice obiettivo: da un lato rendere gli
abitanti consapevoli della ricchezza del territorio in cui
vivono, dall'altro creare un sistema di collaborazione tra enti
territoriali", spiega all'ANSA Marcella Morandini, direttrice
della Fondazione Dolomiti UNESCO, sottolineando la complessità
di un'area vasta "200 mila ettari, condivisa da 5 province, in
cui si parlano 4 lingue, l'italiano, il tedesco, il friulano e
il ladino". "E' vero, ogni anno milioni di turisti vengono già a
visitarci - prosegue - ma la sfida è regolare i flussi turistici
per avere benefici dal punto di vista ambientale ed economico.
Alcune zone infatti sono congestionate ma ci sono tanti altri
luoghi selvaggi e incontaminati da scoprire che ancora non sono
oggetto di turismo di massa".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA