(di Maria Giovanna Fossati)
Escursioni in battello sul lago
Flumendosa, visite ai siti archeologici di Orroli e Serri, ai
musei di Seui e Isili e alle grotte di Sadali, sino al parco dei
materiali fossili di Genoni e alle eccellenze eno-gastronomiche
e artigianali. Un viaggio alla scoperta del Sarcidano e della
Barbagia di Seulo con le proposte del Consorzio Turistico dei
Laghi, sodalizio che mette insieme 16 paesi nel cuore della
Sardegna, dove è custodito un notevole patrimonio storico,
archeologico e culturale. A partire dal nuraghe Arrubiu di
Orroli, tra i maggiori monumenti protostorici dell'Occidente
europeo.
Un pezzo di Sardegna identitaria che si apre al mondo per
combattere lo spopolamento delle zone interne e un crescente
calo demografico. Un traino per i visitatori è dato dalla
presenza del Consorzio dei Laghi all'Expo del Mediterraneo,
vetrina aperta fino a domenica 17 alla Fiera di Cagliari. Un
pacchetto articolato di offerte turistiche individuali per
visite a musei e siti archeologici, con servizi aperti tutto
l'anno, ma anche rivolte alle scuole e ai viaggi organizzati.
Nei punti più battuti, ampia scelta di servizi alberghieri e
di ristorazione: dall'hotel-ristorante Omaxiu di Orroli, con
all'interno il museo degli attrezzi agricoli e del ricamo,
all'albergo Istellas, costruito nel punto di ormeggio del
battello che solca il Flumendosa, sino l'hotel Castellinaria,
sorto vicino al nuraghe Arrubiu. "Abbiamo una enorme ricchezza
da offrire a turisti e visitatori, italiani e stranieri - spiega
all'ANSA Antonio Orgiana, presidente del Consorzio dei Laghi e
sindaco di Orroli - Partiamo dal nuraghe Arrubiu per arrivare ai
tre laghi, Flumendosa, Mulargia e Is Barrocus, passando per i
boschi di roverelle e leccio. Spicca poi il nostro cibo
identitario: i culurgionis di Sadali, is coccoeddas di
Esterzili, su cifraxiu e is pardulas di Orroli. Nei nostri paesi
- racconta ancora Orgiana - si può assistere alla lavorazione
della pasta, alle attività di sartoria e di produzione delle
calzature degli artigiani di Nurallao e Isili, alla produzione
dei dolci tipici di Seui o del miele di Nuragus, e a tantissime
altre dimostrazioni che fanno capire ai viaggiatori come si vive
in questa parte di Sardegna che ha conservato produzioni
genuine e mestieri antichissimi".
Questi paesi non si arrendono al calo demografico, alla fuga
dai luoghi di origine e guardano al futuro. "Con il Consorzio
dei Laghi e con la Comunità Montana stiamo investendo in
comunicazione e promozione dei nostri tesori - chiarisce il
sindaco di Orroli - Vogliamo abbattere il muro di isolamento che
ci affligge il nostro territorio, ricco di ogni ben di Dio ma in
una posizione geografica difficile. Puntiamo a trasformare
un'economia agropastorale, che continuerà ad esistere, in una a
vocazione turistico-rurale. Lanciamo messaggi tutto l'anno per
invogliare i turisti a venire da noi, perché chi viene in questi
paesi scopre davvero un tesoro".
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