POTENZA - Definito dallo stesso restauratore, Domenico Saracino, "tra le migliori opere d'arte della città di Potenza", il crocifisso della chiesa di San Michele del capoluogo lucano è tornato al suo posto, nell'abside del tempio, dopo un restauro durato circa due mesi. Si tratta di una scultura lignea policroma di autore ignoto, risalente al 17/o-18/o secolo: vecchie vernici, tarli e fumo ne avevano offuscato la bellezza, rendendo necessario un intervento. Ad eseguirlo è stato Saracino che ha mostrato in chiesa, in un filmato, le varie fasi del restauro. Prima che il crocifisso tornasse al suo posto, l'ex provinciale dei frati minori, padre Emanuele Bochicchio, ha ricordato lo stretto legame fra la Croce e San Francesco d'Assisi e la sua influenza sull'arte. Padre Bochicchio ha anche ricordato che, nel '600, nel Mezzogiorno d'Italia "era già nota una tradizione di 'frati crocifissisti' che potrebbe forse anche spiegare l'origine dell'opera che si trova oggi nella chiesa di San Michele di Potenza".
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