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Terremoto, opere arte tornano a Matelica

Terremoto, opere arte tornano a Matelica

Opere di Sebastiano Conca e Pier Leone Ghezzi in mostra

MATELICA (MACERATA), 04 ottobre 2017, 17:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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MATELICA (MACERATA) - Si apre oggi al Museo Piersanti di Matelica l'esposizione "Capolavori barocchi. Due simboli dell'arte ferita dal sisma", che segna il "ritorno a casa" dopo il terremoto di due opere fondamentali del patrimonio artistico locale: la tela con la "Madonna col Bambino e San Giovannino" di Sebastiano Conca e il "Miracolo di San Filippo Neri" di Pier Leone Ghezzi. "Una iniziativa importante del Museo Piersanti per valorizzare due grandi capolavori del Settecento - sottolinea il sindaco Alessandro Delpriori - un ulteriore tassello nel percorso che vede la città riappropriarsi del suo patrimonio e dei suoi spazi: il Piersanti ha riaperto a luglio le sale al pianterreno ed è tornato ad essere luogo vitale di cultura e di incontro, ospitando anche tanti appuntamenti del calendario estivo". La tela di Conca era esposta al primo piano di Palazzo Piersanti, gravemente lesionato dal terremoto, ed è stata al centro, la scorsa estate, di una mostra al Museo di Castelvecchio di Verona dopo un restauro condotto da Angela Allegrini e finanziato dalle associazioni degli Amici dei Musei Civici di Verona e Mantova, in collaborazione col progetto Icom "Adotta un museo". Il dipinto di Ghezzi che si trovava nella chiesa di San Filippo a Matelica, tra le più colpite in città, era invece partito, insieme ad altri capolavori dell'arte marchigiana, alla volta di Firenze per la mostra "Facciamo presto!" alla Galleria degli Uffizi, grazie alla quale sono stati raccolti 649 mila euro da destinare al restauro del patrimonio storico-artistico colpito dal sisma. I due dipinti tornati a Matelica sono tra i massimi capolavori della pittura barocca presenti nelle Marche. L'esposizione "Capolavori barocchi" fa da apertura alle celebrazioni del centenario del primo catalogo manoscritto del Museo Piersanti, compilato tra 1917 e 1918 dall'allora direttore don Sennen Bigiaretti. I due saranno esposti fino al 18 marzo 2018 lungo il percorso museale riallestito al pianterreno del Museo Piersanti, con pannelli esplicativi e video sugli interventi di restauro. Sarà possibile ammirare anche le altre opere esposte nelle 5 sale tornate fruibili: dipinti, sculture, arredi e oreficerie che costituiscono il cuore del Museo, istituzione del Capitolo della Cattedrale di Santa Maria che conserva le collezioni di Venanzio Filippo Piersanti, cerimoniere pontificio nel XVIII secolo.
   

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