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Sos a Caldarola per le opere di De Magistris

Sgarbi ne curò mostra. Critico, rischio crolli anche a Campli

di Silvia Lambertucci CALDAROLA (MC)

CALDAROLA (MACERATA) - La Torre del Cassero tagliata a metà da una lesione già ad agosto e dove i lavori di messa in sicurezza, che dovevano iniziare il 31 ottobre, sono stati drammaticamente preceduti dall'ultima grande scossa. La Torre Civica, che con le scosse ha subito una torsione e ora rischia di crollare sul Palazzo Comunale e di colpire anche la splendida Chiesa della Collegiata colma dei suoi tesori. A Caldarola, piccolo centro cinquecentesco del maceratese dove il terremoto si è fatto pesantemente sentire fin dal 24 agosto, è allarme oggi anche per i tanti beni culturali della cittadina, conosciuta per il suo Castello, le chiese, la torre e per le opere di Simone De Magistris (1538?- 1555) molte delle quali custodite proprio nella Chiesa della Collegiata, mentre il vicino santuario della Madonna del Monte ospita un prezioso dipinto su tavola di Lorenzo D'Alessandro.

"Dopo le scosse di domenica la Torre civica ha avuto una torsione e ora pende sul Palazzo Pallotta e sul Loggiato", spiegano all'ANSA allarmati il sindaco Luca Maria Giuseppetti e l'architetto Loredana Camacci Menichelli, una professionista che ha già lavorato per il terremoto del '97 e che ora, da agosto, cerca di aiutare da volontaria sia il sindaco, sia il parroco, don Vincenzo Finocchio. Mentre a rischio, fanno notare, è anche l'adiacente Chiesa Collegiata di San Martino. Edifici, "pieni di cose importanti", da mettere in salvo, tra cui le grandi tele di De Magistris, pittore allievo di Lotto al quale Vittorio Sgarbi dedicò nel 2007 una gettonatissima mostra. "Alcune di queste tele sono molto grandi, anche sei metri per quattro. Ho chiesto un intervento dei beni culturali, ma le procedure vanno a rilento", spiega il sindaco.

Da mettere in salvo, sottolinea, ci sono anche le opere contenute nel Castello, pure lesionato: "non bisogna sottovalutare neppure il problema dello sciacallaggio", avverte. Ma "se pure intervenissimo noi per toglierle, dove potremmo portarle? Fino ad oggi non ci hanno comunicato nulla, a noi andrebbe bene anche un container blindato, io capisco che il territorio colpito dal terremoto è grandissimo e che non sarà semplice, ma qui rischiamo che portano via tutto".

Sgarbi, che nel 2007 raccolse proprio a Caldarola oltre 50 mila visitatori, conferma la necessità di un'attenzione sulla cittadina e intanto rilancia le preoccupazioni anche di Campli, altro importante comune colpito, in questo caso in provincia di Teramo, dove - secondo quanto denuncia il sindaco - il Duomo e le chiese sono inagibili, così come Palazzo Farnese, sede del Municipio e il Museo Archeologico. Anche a Campli si paventano i crolli, in particolare quello del campanile della chiesa di San Paolo che potrebbe abbattersi sulla adiacente Scala Santa. 

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