SMERILLO (FERMO) - E' la 'vertigine', sensazione trattata da artisti, filosofi, funamboli, teologi, psichiatri, alpinisti e poeti, la parola chiave dell'edizione 2016 del Festival della montagna che si tiene a Smerillo (Fermo), sui Monti Sibillini, dal 16 al 24 luglio. La tensione mistica nelle religioni monoteistiche sarà tematizzata da rappresentanti di ebraismo, islam e cristianesimo, nel tentativo di dimostrare come non possa esserci tensione al sacro senza alterità. La filosofia accompagnerà negli anfratti della "vertigine dell'amore inconfessabile" attraverso una lezione-spettacolo su Kierkegaard, curata da Cesare Catà e Pamela Olivieri e nella "voce del vuoto" con Lucrezia Ercoli.
L'esperienza funambolica sarà invece punto di partenza del racconto di Andrea Loreni, filosofo-funambolo che spiegherà come "camminare nel cielo dentro la vertigine". Sul nodo del rapporto tra scienza ed etica si confronteranno il filosofo della scienza Giovanni Boniolo e il teologo, Paolo Benanti. "Abisso e passioni" il tema affrontato dallo psichiatra Paolo Crepet. Non mancheranno momenti di convivialità, spettacoli e una sezione cinema, curata in partnership con il Trento Film Festival. Fra le proiezioni, il documentario 'K2 touching the sky', sulla tragedia del 1986 sul K2, che verrà poi ripercorsa dal vivo, il 23 luglio, dal protagonista, Kurt Diemberger, alpinista austriaco ormai ottantaquattrenne.
Il festival è stato presentato nella sede della Regione Marche dall'assessore Fabrizio Cesetti e dalla direttrice artistica Simonetta Paradisi. ''Sarà un'occasione di riflessione sui grandi temi in un percorso ampio che attraverso diverse discipline, e un modo per vivere la montagna con la sua bellezza e fascino straordinari'' ha detto Cesetti. La rassegna gode del patrocinio del Senato, della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Gruppo interparlamentare per lo sviluppo della Montagna e di Mountain partnership della Fao.
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