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A Bergamo 'Raffaello e l'eco del mito'

A Bergamo 'Raffaello e l'eco del mito'

Da formazione maestro urbinate a sua fortuna fino a oggi

MILANO, 01 dicembre 2017, 13:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nasce dal San Sebastiano, capolavoro del giovane Sanzio presente nelle collezioni dell'Accademia di Carrara, la mostra 'Raffaello e l'eco del mito', che apre il 27 gennaio alla Gamec di Bergamo. Attraverso 60 opere, l'esposizione ripercorre la formazione del maestro urbinate e la sua straordinaria fortuna a partire dall'Ottocento.
    Il percorso inizia con il racconto dell'ambiente culturale di Urbino, città natale di Raffaello (Raphael Urbinas) che, sotto la signoria di Federico da Montefeltro, ospita artisti come Piero della Francesca, Leon Battista Alberti, Luca della Robbia.
    Le stesse opere di Giovanni Santi, padre di Raffaello, pittore, intellettuale e poeta, sono testimonianza di quest'ambiente culturale. A queste suggestioni Raffaello aggiungeva viaggi di studio, documentati in mostra dal Libretto veneziano, un taccuino realizzato a inizio '500 da un suo allievo o collaboratore, che mette in bella copia gli appunti del maestro.
   

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