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Ducale, rassegna su satira e/o comicità

Tutto quanto può far ridere, e pensare, da Molière a oggi

Redazione ANSA GENOVA

GENOVA - La satira è roba antica: Orazio dice l'abbia inventata Lucilio e c'è da crederci. Ma dove sono i confini tra il comico e la satira? A questa domanda intende rispondere la rassegna - a Palazzo Ducale dal 30 settembre al 21 ottobre - pensata da Luca Bizzarri e Tullio Solenghi 'Tra il comico e la satira', ideale prosecuzione della rassegna di Letteratura comica dello scorso anno. Per i più, comico e satira sono la stessa cosa, due modi diversi per definire ciò che ci diverte nella letteratura e nello spettacolo. Ma sembra proprio che non sia così: Dario Fo sostiene che solo la satira, che colpisce bersagli precisi della propria epoca, ha la dignità di un genere letterario: chi la pratica parte spesso dal tragico, come Rabelais o Molière, esponendosi di persona a possibili conseguenze e portando avanti una battaglia contro il marcio o gli errori dei suoi tempi. E però esistono deliziose forme del riso: in poesia, nella letteratura e nello spettacolo dove, dai Latini in poi, il comico assume volti che connotano la propria epoca. Ogni incontro prevede qualche considerazione sul comico, un focus su un artista del riso e letture a tema. Si comincia il 30 settembre con Tullio Solenghi, Orietta Notari e Luca Bizzarri, poi sarà il turno di Lella Costa (7 ottobre), di Enrico Bertolino (14 ottobre) e di paolo Rossi (21 ottobre). (ANSA).
   

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