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Fortini, armi e soldatini, l'età d'oro del giocattolo

Fortini, armi e soldatini, l'età d'oro del giocattolo

Al Museo delle Mura di Roma 137 pezzi da collezione

ROMA, 13 dicembre 2019, 16:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sullo sfondo sembra di sentire l'eco di rulli di tamburi e squilli di tromba, dentro le mura dove armi e militari sono stati realmente presenti per secoli, tra aerei, navi, carri armati, fortini e, naturalmente, soldatini.
    In legno, stagno, piombo, gesso, cartapesta, cartone o semplicemente carta, per decenni hanno fatto compagnia ai bambini di tutto il mondo, quando a scandire i ritmi del gioco non c'erano ancora i videogame. E' l'atmosfera ricostruita della mostra 'Ra - Ta - Ta - Ta, Bang-Bang, Si gioca', allestita a Roma, al Museo delle Mura, dal 14 dicembre al 1 marzo 2020.
    Nelle torri dell'antica Porta di S. Sebastiano sono esposti 137 pezzi della collezione di giocattoli antichi di proprietà di Roma Capitale, per lo più riferibili alla cosiddetta "età d'oro" del giocattolo, cioè gli anni compresi tra il 1860 e il 1930.
    Nel percorso della mostra i giochi di guerra sono disposti fantasiosamente, senza alcun criterio cronologico e tipologico, e corredati da altri pezzi "fuori contesto" come bambole, pupazzi, macchinine, una bicicletta, un monopattino. L'obiettivo dell'allestimento - a cura di Paola Marzoli - è quello di ricreare un contesto ludico, libero e "senza regole", e offrire al visitatore la sensazione di affacciarsi in una stanza di bambini per osservare il loro spazio di gioco. Ad esempio, può soffermarsi a curiosare tra soldatini di epoche diverse che si sfidano sugli spalti di castelli in miniatura.
    La mostra si snoda lungo due piani del museo. Al primo il visitatore è accolto da un video di animazione di presentazione: in un mondo in miniatura prendono vita gli antichi oggetti, colti in dettagli anche minimi, sullo sfondo della città nelle sue attività quotidiane. Il video, realizzato dal videomaker Francesco Arcuri, si avvale di due differenti tecniche di animazione: la stop motion e l'animazione digitale 2D. Nelle sale del secondo piano i giochi di guerra, tra cui armi, fortini, soldatini, navi, aerei e carri armati, sono disposti in "angoli gioco" accanto a bambole, maschere e macchinine, nella ricostruzione volutamente disordinata e incongrua di una stanza di bambini. Si alternano uno spazio agguato e un angolo dedicato alla lettura, uno spazio domestico per le bambole con un piccolo guardaroba per giocare a travestirsi, diverse imbarcazioni in navigazione sovrastate da velivoli di ogni genere. Infine, è disponibile anche una sala dedicata al gioco libero, con macchine da corsa e personaggi dei cartoni animati, ed è in programma un calendario di laboratori didattici per scuole, bimbi e famiglie.
    L'esposizione, a ingresso gratuito, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con l'organizzazione di Zètema Progetto Cultura, è a cura di Emanuela Lancianese ed Ersilia Maria Loreti.
   

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