(di Marzia Apice)
GIULIA FIORE COLTELLACCI, I LUOGHI E
LE STORIE PIU' STRANE DI ROMA (Newton Compton, pp.383, 12.90
Euro). Forse davvero bisognerebbe nascere più volte per
conoscere tutti i segreti di Roma: perché, anche se ci si
trascorre una vita intera, la Città Eterna ha sempre qualche
insolito asso nella manica da calare, con cui lasciare tutti a
bocca aperta. Lo spiega bene Giulia Fiore Coltellacci nel suo
libro "I luoghi e le storie più strane di Roma" (Newton
Compton), una sorta di mappa utile per orientarsi tra gli angoli
più curiosi e bizzarri della Capitale e per scoprirne le
accattivanti e misteriose storie, tra verità e leggenda.
Sarà una sorpresa leggere della piccola chiesa di San
Giovanni a Porta Latina che nel '500 fu all'avanguardia nei
diritti civili, ospitando la celebrazioni di matrimoni
omosessuali officiati da un gruppo di portoghesi che qui avevano
fondato una «strana confraternita», come riporta il filosofo
francese Michel de Montaigne in viaggio a Roma. Oppure delle
manie di grandezza di Nerone che si fece costruire la celebre
Domus Aurea, una casa mai pensata a Roma, una sorta di città
nella città, estesa su una superficie che toccava ben quattro
colli - Palatino, Esquilino, Oppio e Celio - ricoprendo un'area
di circa 80 ettari.
Andando avanti si scoprirà la strana abitudine di lasciare
messaggi direttamente sulla facciata della propria casa, come si
vede in un edificio di via del Portico d'Ottavia al Ghetto,
costruito nel 1468 dal ricco mercante Lorenzo Manili che
sintetizzò il suo amore per Roma in un'iscrizione latina
scandita su tre righe e posta in un fregio in pietra. O ancora,
la decorazione splatter della chiesa di Santo Stefano Rotondo
con le sue trentaquattro scene di martirio affrescate oppure la
commistione di sacro e profano nella chiesa di San Lorenzo in
Miranda del VII secolo che ha inglobato il tempio di Antonino e
Faustina, edificato da Antonino Pio nel 141 d.C. in onore
dell'amata e defunta moglie Faustina.
"Ecco cosa succede a voler raccontare Roma: un argomento tira
l'altro, una stranezza rimanda a un'altra curiosità e questa a
un'altra stravaganza innescando un effetto domino dalle
conseguenze travolgenti", scrive l'autrice nell'introduzione. Ed
è proprio vero che, tra un aneddoto e un mistero, è facile
appassionarsi alla lettura. Il libro infatti procede spedito
come un grande racconto, grazie a un linguaggio semplice e
brillante: per il lettore un'opportunità di venire a conoscenza
di innumerevoli curiosità, legate non solo a luoghi meno noti
della città ma anche a strade e monumenti che seppur famosi non
si conoscono mai fino in fondo. Tra una scoperta e l'altra, Roma
si svelerà per quello che è: non solo una città vibrante di
bellezza e di storia, ma un luogo unico che è talmente ricco di
stranezze e particolarità da riuscire a stupire continuamente
chi la osserva.
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