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Collezionismo dal mondo in mostra a Roma

Dal 7/12 la raccolta Wurts tra Palazzo Venezia e Vittoriano

Nicoletta Castagni ROMA

Le atmosfere e le vicende del collezionismo internazionale, in particolare di quello angloamericano, nella Roma del primo '900 rivivranno in una grande mostra allestita dal 7 dicembre al 4 marzo negli spazi di due sedi prestigiose, Palazzo Venezia e le Gallerie Sacconi nel complesso del Vittoriano.

Un'occasione, in particolare, per ammirare le opere della raccolta Wurts, donata dalla famiglia statunitense allo Stato italiano, e per la precisione al Museo di Palazzo Venezia, che ancora la custodisce e ora la ripropone, dopo attenti studi e restauri, per la prima volta in modo organico. Intitolata 'Voglia d'Italia. Il collezionismo internazionale nella Roma del Vittoriano', l'importante rassegna è stata organizzata dal Polo Museale del Lazio nell'ambito del programma di valorizzazione dei propri musei e luoghi di cultura, con un occhio alle due sedi tornate, grazie a rilevanti iniziative, alla ribalta del grande pubblico (per questa mostra il visitatore potrà fruire di un biglietto unico in cui è compreso l'accesso alla terrazza panoramica del Vittoriano).

Curatore del progetto, Emanuele Pellegrini, che per questa non facile ricostruzione storica si è avvalso di un comitato scientifico costituito da Francesca Baldry, Roberto Balzani, Flavio Fergonzi, Annamaria Giusti, Donata Levi e Carl Brandon Strehlke. Se il focus della mostra è senza dubbio la raccolta, vasta e sorprendente, che i coniugi statunitensi George Washington Wurts ed Henriette Tower misero insieme a cavallo fra XIX e XX secolo, lo scopo principale è quello di restituirne l'intero contesto, vale a dire quella particolare forma di collezionismo che tra '800 e '900 si legò così intimamente all'Italia, fino a concretizzarsi spesso appunto nella donazione allo Stato di singole opere o di intere collezioni.

La mostra illustra quindi le dinamiche del collezionismo, soprattutto anglo-americano, e del mercato internazionale, sullo sfondo dei radicali cambiamenti vissuti in quegli anni dalla giovane nazione italiana e da Roma, la nuova capitale, dove nel 1911 si inaugurava il Vittoriano per i primi 50 anni dall'Unità. Ai Wurts sarà quindi dedicata la sezione allestita a Palazzo Venezia, con l'esposizione delle opere più significative della raccolta, molte delle quali sono state portate fuori dai depositi, studiate e restaurate per l'occasione, mentre il contesto entro cui fiorì la passione dei Wurts per il collezionismo avrà invece la sua collocazione ideale nelle appena restaurate Gallerie Sacconi del Vittoriano. Un congruo numero di opere, provenienti da prestigiosi musei e collezioni private italiane ed estere, racconterà infatti un intero mondo fatto di aste, di mercanti e di mercato, nazionali e internazionali, oltre all'affermazione di un artigianato di qualità, portavoce di una rilettura in stile dell'arte del passato. L'inedito percorso espositivo si svilupperà così anche in ambienti di solito non accessibili al pubblico, restituendo visibilità all'architettura interna del monumento, destinato in questo modo a divenire parte integrante della mostra.

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