ROMA - Si laureò a soli 21 anni in Scienze Naturali, prima donna in Italia a raggiungere questo traguardo, mentre nel 1915 diventò la prima donna in Italia a ottenere una libera docenza presso un'università, insegnando Botanica a Pavia. Si chiamava Eva Mameli, ma molti la conoscono 'semplicemente' come la mamma di Italo Calvino. Alla figura di questa donna straordinaria, nata a Sassari nel 1885, pioniera della cultura scientifica del suo tempo, instancabile sperimentatrice e botanica è dedicato l'evento artistico culturale che si svolgerà nell'ambito di una mostra artistica allestita ed integrata nello spazio Orto ed Arti, in occasione del Festival del Verde e del Paesaggio, la tre giorni che si svolge all'Auditorium Parco della Musica di Roma, giunta alla VII edizione.
"Una botanica di nome Eva Mameli Calvino" è il titolo dell'incontro di sabato 20 maggio, a in cui saranno presenti alcuni esponenti di rilievo del mondo accademico che andranno ad approfondire con curiosità ed aneddoti la figura della Mameli.Saranno inoltre presenti le artiste e fotografe che con le loro opere arricchiranno lo spazio progettato dall'architetto del paesaggio Chiara Sottosanti. La mostra vedrà il contributo delle pittrici Tina Loiodice, Lidia Scalzo, Alessandra Carloni, delle fotografe Silvia Massotti e Rosaria Scalzo e della scultrice Giulia Spernazza. La giornalista Carla Cucchiarelli, vice Caporedattore TGR Lazio RAI, coordinerà il confronto tra Fabio Di Carlo, profondo conoscitore della relazione tra Italo Calvino e natura e Stefano Adami, scrittore, tra i massimi esperti italiani della famiglia Calvino.
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