Non solo olii e sculture, ma anche
parole. Sono le ''Stanze d'artista. Capolavori del '900
italiano'', mostra che la Galleria d'Arte Moderna di Roma ospita
fino all'1/10 e che per la prima volta racconta l'arte della
prima metà del secolo scorso mettendo insieme opere e brani di
dodici dei suoi maggiori esponenti, da Martini a Scipione,
Carrà.
''In alcuni casi, come per Savinio o De Chirico - dice il
direttore Federica Pirani - è difficile definire se siano stati
pittori, musicisti o poeti''. In tutto 60 opere, da prestiti e
dai depositi del museo, con ''capolavori che non si vedevano da
40 anni come la Pandora, capostipite delle figure monumentali di
Sironi''. Prima volta uno accanto all'altra per La nuda e il
Frammento di composizione che Ferruccio Ferrazzi realizzò nei
primi anni '20: stesso soggetto, con le donne riflesse nello
specchio. Prime esposizioni dalla collezione anche per Le spose
dei marinari di Massimo Campigli, Campi e colline e il Marzo
burrascoso di Ardengo Soffici, Paese di Ottone Rosai
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