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Navazio dipinge Bataclan, mostra a Roma

Navazio dipinge Bataclan, mostra a Roma

All'Auditorium l'arte sensibile della pediatra che ama dipingere

ROMA, 22 febbraio 2017, 17:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ballerine e Bataclan tra i soggetti pittorici della personale di Anna Maria Navazio all'Auditorium Parco della Musica di Roma, che ospita la mostra "Arte e mistero" (1-7/3) della pediatra con la passione per la pittura.
    "E' una mostra soprattutto musicale ma non per questo tralascia i temi e gli argomenti che la accompagnano da sempre, da quando si è avviata a una carriera di pediatra che col tempo l'ha resa una delle nostre più esperte specialiste della materia - scrive Claudio Strinati nel catalogo della mostra - La musica, tra le arti, è il regno per antonomasia dell'Armonia (che implica anche il suo contrario, disarmonia e stridore dei contrasti) e l'arte di Anna Maria Navazio viaggia tutta su questa componente, essendo un continuo andirivieni di pacificazione armonica e di sparizione verso un ignoto che assume persino le forme del terrificante e del crudele. E qui vediamo, infatti, ballerine, musici, scene d'opera ma su tutto spicca il quadro, invero assai bello, intitolato al Bataclan".
    "E' una gigantesca e spettrale rappresentazione - scrive Strinati - dove la nostra pittrice, quasi fosse allieva ideale del grande realismo seicentesco, immette nel suo immaginario una emotività e un'intensità di espressione veramente rimarchevoli.
    Lo spettatore arriva da dietro e coglie alcuni musicisti che sembrano ombre allucinanti proiettate su uno schermo che è la tela stessa, mentre sono intenti al loro lavoro che tra un momento verrà interrotto per sempre e non dalla fine del brano ma dalla violenza cieca del male. Bataclan è un magistrale dipinto, che è lecito pensare contribuirà non poco alla consacrazione della pittrice".
    "La pittura della Navazio - scrive infine Strinati - è una pittura narrativa, una pittura di personaggi che sembrano muoversi secondo il dettame boccioniano. Sovente, infatti, il quadro rappresenta gruppi di persone, siano esse in un aeroporto o siano ballerine che si preparano allo spettacolo, o figure che si muovono nella città senza una meta apparente che non sia quella del "fatale andare" in sé, talvolta senza volto, talvolta con una specie di stralunato spavento dipinto sulla faccia esplicitamente interrogante verso lo spettatore".
   

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