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Accordo Enit-Fico Eataly, biodiversità per il turismo

Accordo Enit-Fico Eataly, biodiversità per il turismo

BOLOGNA, 16 febbraio 2017, 12:47

di Marzia Apice

ANSACheck

PROGETTO FICO (Fabbrica Italiana Contadina) - RIPRODUZIONE RISERVATA

PROGETTO FICO (Fabbrica Italiana Contadina) - RIPRODUZIONE RISERVATA
PROGETTO FICO (Fabbrica Italiana Contadina) - RIPRODUZIONE RISERVATA

BOLOGNA -  È nel sogno di Fico (Fabbrica Italiana Contadina), il più grande parco agroalimentare al mondo ideato dal visionario Oscar Farinetti, che l'Italia del cibo e della biodiversità si unirà a quella del turismo: è stato firmato a Roma un accordo di collaborazione tra Enit, l'Agenzia Nazionale del Turismo, e Fico-Eataly World, per attrarre milioni di turisti, italiani e stranieri, coniugando l'orgoglio della nostra tradizione agroalimentare con le bellezze del territorio. In apertura a Bologna il prossimo ottobre, Fico è un progetto dai numeri imponenti e dalle grandi ambizioni: 2 ettari di campi e stalle all'aria aperta con 200 specie di animali, a cui si uniscono 6 ettari coperti che ospiteranno 40 fabbriche contadine, 40 luoghi di ristoro (dallo street food alla cucina stellata), botteghe e un grande mercato, e poi aree dedicate allo sport, alla lettura e ai bambini, 6 giostre educative (dedicate al fuoco, alla terra, al mare, agli animali, al vino e al futuro), un centro congressi, 30 eventi e 50 corsi al giorno. Con un investimento complessivo di 100 milioni di euro (tutti fondi privati, solo la struttura coperta è pubblica, per l'80% del comune di Bologna e per il 20% della regione Emilia Romagna), la meraviglia della biodiversità italiana si metterà in mostra in questo enorme museo italiano del cibo, un luogo 'dal campo alla forchetta', in cui si produce e si coltiva, si vende e si consuma, ma soprattutto dove si impara a rispettare il tempo, vero segreto dei prodotti italiani. I visitatori potranno modellare il percorso (da fare a piedi o in bicicletta) completamente sui propri desideri, senza pagare nessun ingresso ma spendendo solo per le esperienze che sceglieranno di vivere, dalla degustazione al corso di cucina a quello per scoprire i segreti del vino o di una particolare coltivazione. L'Enit realizzerà azioni promozionali in Italia e all'estero, destinate al pubblico, agli operatori turistici e ai media, ma soprattutto si occuperà di studiare il mercato per creare nuovi segmenti turistici partendo da numeri incoraggianti: secondo la Banca d'Italia, circa 920 mila viaggiatori stranieri nel 2015 hanno scelto il nostro Paese per una vacanza enogastronomica, generando una spesa di 192 milioni di euro. "Con Fico porteremo in Italia 5 milioni di turisti, tra italiani, stranieri, pensionati e studenti. Sarà un monumento nazionale, il luogo simbolo della biodiversità italiana, come il Louvre lo è per l'arte in Francia", ha detto Oscar Farinetti presentando il progetto e l'accordo con l'Enit, specificando che in questa "impresa colossale i protagonisti saranno gli agricoltori, i produttori e i lavoratori, molti dei quali anche immigrati, che lavoreranno in autonomia dentro Eataly". "Questo sarà un luogo dove tutto sarà vero, dall'agricoltura alla scuola, che colmerà un vuoto: ossia rendere l'Italia il luogo d'attrazione per eccellenza per quanto riguarda l'enogastronomia"

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