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Al via restauro Scarabattoli e Ecce Homo

Al via restauro Scarabattoli e Ecce Homo

"Cantiere aperto" per i lavori alle opere in ceroplastica

CATANZARO, 30 dicembre 2017, 18:30

di Clara Varano

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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CATANZARO - I quattro Scarabattoli in ceroplastica della Basilica dell'Immacolata e l'Ecce Homo della parrocchia Madonna del Carmine di Catanzaro torneranno al loro antico splendore. E' stato inaugurato, infatti, il tanto atteso intervento di restauro, che durerà alcuni mesi, delle cinque opere.
    Si tratta dell'Adorazione dei Magi, Natività, Allegoria del tempo e La deposizione, di Caterina De Julianis, suora e artista partenopea, plasticatrice di figure in cera policroma vissuta a cavallo tra i secoli XVII e XVIII, e dell'Ecce Homo, sempre in cera, del XVII secolo, del quale però risulta sconosciuto l'autore.
    "Sono opere - ha spiegato don Massimo Cardamone, incaricato diocesano per i Beni Culturali - che purtroppo erano nascoste. I quattro Scarabattoli dell'Immacolata erano in alto e non si poteva ammirare la loro bellezza. l'Ecce Homo che era completamente distrutto, in brandelli, invece, non poteva essere esposto. Il significato di questo recupero è innanzitutto riappropriarci della nostra fede e di un patrimonio artistico, culturale e devozionale che è presente nelle nostre chiese e che a volte soltanto l'abitudine ci fa passare davanti a opere stupende e che il tempo invece ha preservato. Proprio per coinvolgere il più possibile le persone si è pensato di fare questo laboratorio aperto perché chiunque passando potrà vedere come si sta lavorando e si procede in questo restauro della ceroplastica".
    Il restauro, promosso dall'Ufficio Diocesano per i beni Culturali dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, è finanziato, come hanno spiegato Gloria Samà e Venturino Lazzaro, dalla Delegazione Fai di Catanzaro e dal Circolo di Cultura Augusto Placanica, che hanno raccolto la somma necessaria coinvolgendo i loro soci, ma anche privati cittadini, e vede attivamente coinvolte il Sant'Anna Hospital di Catanzaro, che ha messo a disposizione gratuitamente i suoi laboratori per effettuare alcune indagini diagnostiche, e l'associazione Concentrica, che ha contribuito ad affrancare dall'oblio le splendide ceroplastiche.
    "La nostra Calabria - ha sostenuto Giuseppe Mantella che si occuperà del restauro - può rinascere grazie ai nostri beni culturali, per questo ho voluto che il primo in Calabria su ceroplastiche avvenisse solo dopo aver effettuato degli studi tecnici radiografici. Il restauro, in questo modo, potrà essere inserito interamente in una guida e fare da progetto pilota a futuri restauri di manufatti simili a quelli di cui ci occuperemo noi".
    Prima di iniziare l'intervento conservativo, che riguarderà anche le tele sullo sfondo e le cornici per le opere di Caterina De Julianis, sia sugli scarabattoli che sull'Ecce Homo, nei mesi scorsi sono state effettuate sofisticate indagini diagnostiche come radiografie e tac, per comprendere completamente la materia e ispezionare cosa si celasse sotto gli strati di cera. "Abbiamo anche cercato di capire - ha detto Gregorio Odoardi - se ci fosse presenza di radioattività, perché come sappiamo in passato per realizzare i colori venivano triturate le pietre che spesso potevano contenerne traccia a causa del Radon".
    Le operazioni di restauro, autorizzate dalla Soprintendenza competente, verranno eseguite in regime di "cantiere aperto", permettendo alla cittadinanza di seguirne l'andamento. Sarà possibile visitare il cantiere, allestito nei locali del palazzo arcivescovile, dal 9 gennaio, tutti i giorni dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 13; il venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
   

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