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Perdonanza 2019, tradizione e rinascita

Perdonanza 2019, tradizione e rinascita

Dama della Bolla e Giovin Signore due giovani simbolo terremoto

L'AQUILA, 23 agosto 2019, 13:51

Redazione ANSA

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L'AQUILA - A dieci anni dal terremoto che devastò L'Aquila il 6 aprile 2009, provocando la morte di 309 persone, è arrivata alla sua edizione numero 725 la 'Perdonanza Celestiniana', complesso di eventi che, nel capoluogo abruzzese, unisce sacro e profano, rievoca importanti momenti storici, rinnova tradizioni accostandole a manifestazioni artistiche e sportive allestite con l'obiettivo di lanciare un messaggio di pace e unità. Tutto comincia nel 1294, anno in cui papa Celestino V concesse, la sera della sua incoronazione nella basilica di Collemaggio, l'indulgenza plenaria ai fedeli di Cristo, fino ad allora riservata solo a chi fosse in grado di 'lucrarla'. All'Aquila il Perdono, rinnovato annualmente, sarebbe stato concesso da quel momento a tutti, anche a poveri e diseredati.
    Dal 23 al 29 agosto, l'edizione 2019 avrà i volti della diciassettenne Sara Luce Cruciani, la 'Dama della Bolla', e di Federico Vittorini, 24 anni, 'il 'Giovin Signore', che sfileranno il 28 nel 'Corteo della Bolla' per le strade della città. Per il suo articolato e profondo significato la Perdonanza Celestiniana è inserita nella rosa finale degli elementi candidati a bene immateriale dell'Unesco e in tal senso sarà valutata a dicembre prossimo dal Comitato internazionale riunito in Colombia, a Bogotà.
    La scelta dei due giovani per il corteo storico è strettamente legata al messaggio di rinascita che la Perdonanza 2019 vuole diffondere. Il volto di Sara Luce bambina, immortalato in una foto con quello della mamma Stefania nelle ore immediatamente successive il sisma, fece il giro del mondo nel 2009; Federico, che sotto le macerie di quel tremendo 6 aprile ha perso la mamma e la sorellina, in questi anni accanto al padre Vincenzo è diventato un apprezzato musicista.
    Nel corteo della Bolla, il 28 agosto a partire dalle 16, i due giovani sfileranno insieme alle autorità e a circa mille cittadini in costume d'epoca, rappresentanti anche di gruppi storici provenienti da località legate all'epoca medievale aquilana. Sara Luce e Federico, ha fatto notare il sindaco Pierluigi Biondi presentando i due ragazzi, "sono consapevoli di non partecipare solo a una 'sfilata' bensì a un rito comunitario di 'riconciliazione'. Sanno che le vie del centro, da palazzo Fibbioni a Collemaggio, si animeranno intorno a loro. Recheranno un tesoro: la Bolla del Perdono, rivoluzionario documento che ci vale il primo giubileo al mondo, la storia dell'Aquila, la gioventù e la speranza". Il 28 agosto altro momento saliente della Perdonanza sarà, alla Basilica di Collemaggio alle 18, il rito di apertura della Porta Santa presieduto dal Cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
    Il nome Perdonanza deriva proprio dalla Bolla del Perdono emanata da Celestino V, custodita nella cappella blindata della Torre civica del Palazzo Comunale fino al terremoto del 2009.
    Gli antichi statuti civici vollero che fosse l'autorità civica a indire la Festa del Perdono nel rispetto della volontà di Papa Celestino V. Con il passare dei secoli l'evento piombò nel disinteresse generale e nella seconda metà del XX secolo la cerimonia, detta Perdonanza anche grazie al termine medievalista di Gabriele D'Annunzio, si limitava alla funzione religiosa e poco altro. Solo tra gli anni Settanta e Ottanta vi fu una riscoperta della figura di Celestino V e del carattere universale della Bolla del Perdono, grazie al sindaco Tullio De Rubeis.
    Quest'anno il calendario civile della Perdonanza, che comprende come di consueto momenti di spettacolo, per volontà espressa da alcuni artisti presenti a titolo gratuito prevede il pagamento simbolico di un biglietto. Tutti coloro che vorranno partecipare ai concerti del 26 e del 29 agosto potranno devolvere un contributo di 10 o 15 euro a persona in funzione della disponibilità dei posti a sedere numerati. L'incasso dei due concerti sarà devoluto al Conservatorio 'A.Casella' dell'Aquila affinché possa bandire Borse di Studio di specializzazione per giovani Allievi Musicisti. Gli altri eventi sono aperti al pubblico o accessibili con sola prenotazione.
   

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