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Da Venezia alle Dolomiti, sul Piave

Da Venezia alle Dolomiti, sul Piave

A Salone Mondiale, nuovi progetti Consorzio DMO

ROMA, 28 settembre 2019, 16:46

Daniela Giammusso

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 ''In Italia abbiamo oltre 50 siti Unesco, un record. Ma anche averne quattro in 220 chilometri non è uno scherzo''. Parola di Giuliano Vantaggi, direttore del Consorzio DMO Dolomiti, che ha portato le ''montagne di Venezia'' in provincia di Belluno protagoniste al Salone Mondiale del turismo Città e siti Unesco a Roma. ''Siamo qui per raccontare l'incredibile vicinanza che abbiamo con Venezia. Ma anche i molti progetti in corso delle Dolomiti in provicnia di Belluno'', spiega all'ANSA. In particolare è il Piave, ''il fiume della cultura, della grande bellezza, uno dei tre fiumi sacri alla patria al mondo'', il protagonista dell'incontro con esperti, professionisti e appassionati. ''E' il fiume che ha fatto grande Venezia - racconta Vantaggi - Non solo perché è la grande via sulla quale navigava il legno per costruire la città più bella del mondo. Ma perché ha fatto 'sistema' intorno a se'.
    Lungo il Piave scendevano grandi artisti come Tiziano o Brustolon, che persino un francese come Balzac chiama il 'Michelangelo del legno'''. E come l'acqua semina i campi, il Piave ha portato un fiorire di arte, bellezza e cultura che ha germinato in tutti territori circostanti. Oggi, il cammino, nell'offerta turistica, può diventare inverso, dal mare alle montagne.
    ''Il turista della nostra zona comincia essere sempre più un turista internazionale - spiega Vantaggi - E' un buon risultato: vuol dire che riusciamo a far capire che siamo molto vicini agli aeroporti veneti e soprattutto al quello di Venezia.
    Gli stranieri, poi, conoscono bene le nostre montagne, amano la nostra enogastronomia, vogliono scoprire la nostra cultura e tradizione''. E allora si lavora perché ''il turista diretto a Venezia riesca poi anche ad arrivare ai territori contermini''.
    Proprio come con il Piave, ''che può essere risalito lentamente, con il turismo slow'', attraversando il territorio del Prosecco (appena entrato nella lista dei siti Unesco), fino ad arrivare alle Dolomiti venete anche loro patrimonio dell'umanità.
    ''Come in una sorta di macchina del tempo - racconta il direttore del Consorzio - basta spostarsi di qualche chilometro lungo il fiume per correre avanti indietro nei secoli, dal primo sacrario della Grande Guerra all'Abbazia di Sant'Eustachio dove venne scritto il Galateo, dagli eremi con affreschi unici al mondo al santuario dei Santi Vittore e Corona a Feltre, la più importante abbazia bizantina del nord italiana. Vogliamo far capire che Venezia non è solo un puntino, ma una regione intera''.
    Intanto si guarda anche al futuro, perché in calendario, uno dopo l'altro dietro l'angolo ci sono due appuntamenti e due chance internazionali da non perdere. ''Il nostro territorio - dice Vantaggi - vedrà due grandissimi eventi nei prossimi anni: i Mondiali di sci del 2021 a Cortina e le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Tutto il territorio si sta preparando, sia dal punto di vista delle Dolomiti e delle piste da sci ma anche dal lato dell'accoglienza per tutte le Nazionali e i loro team, che verranno a provare le piste e le diverse discipline olimpiche che Cortina avrà''. E chi ama gli anniversari ha già fatto i conti. Esattamente settant'anni fa, era il 1956, Cortina fu già regina dello sci olimpico ''E al tempo - conclude Vantaggi - insegnò a tutti come si produceva un evento di portata mondiale''.(ANSA)

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