Un piano in tre fasi per il ritorno
del turismo in Thailandia. È la strategia post Covid-19 del
paese del sorriso, che mantiene bloccati gli arrivi
internazionali fino al 30 giugno, ma nel frattempo mette a punto
una strategia a sostegno della terza fase che prevederà
l'allentamento delle restrizioni imposte dal lockdown e la
ripresa operativa delle attività commerciali. "Stiamo lavorando
con i partner turistici per identificare nuove opportunità -
dice Yuthasak Supasorn, Governatore del Tourism Authority of
Thailand -. Abbiamo formulato una strategia per supportare, in
una prima fase sperimentale, il turismo domestico e fare
velocemente tesoro dall'esperienza in modo da garantire la
massima sicurezza ai visitatori di tutto il mondo".
In particolare, le due fasi sono così articolate:
FASE UNO - Ai turisti deve essere fornita ogni assistenza, in
modo che possano proteggersi e proteggere gli altri impedendo la
diffusione del virus. Si prevede che i primi a tornare a
visitare il mondo saranno i più giovani e "forti", ovvero la Gen
Y e i Millennial. I servizi dovranno, quindi, adeguarsi alle
loro esigenze. La cosiddetta "nuova normalità" per il turismo
thailandese si concentrerà su un minor numero di viaggi, gruppi
più piccoli, assoluto divieto di assembramento.
FASE DUE E TRE - La seconda fase inizierà dopo che i voli
internazionali saranno autorizzati. La "nuova normalità" sarà
garantita sulla base di sicurezza e igiene. Sarà promosso il
turismo nelle province senza casi Covid segnalati; verranno
rilanciate le attività culturali o legate a salute e bellezza.
Durante il soggiorno i turisti saranno tenuti a installare
un'applicazione di localizzazione sul proprio smartphone. Per
incoraggiare il turismo internazionale, aggiunge Yuthasak
Supasorn, "sovvenzioneremo hotel e tour operator in modo che, a
loro volta, possano ridurre i prezzi e alimentare una ripresa
sostenibile a lungo termine".
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