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Un safari in Polinesia: col 4x4 alla scoperta dell'Isola di Moorea

Un safari in Polinesia: col 4x4 alla scoperta dell'Isola di Moorea

Nell'arcipelago amato da Gauguin e Marlon Brando esiste un'isola ancora poco nota al turismo di massa: la scopriamo con una guida d’eccezione

12 settembre 2018, 19:42

di Davide Campione

ANSACheck

Polinesia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Polinesia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Polinesia - RIPRODUZIONE RISERVATA

POLINESIA - 16.681 km. Tanta è la distanza che separa l'Italia da uno dei paradisi terrestri più famosi del pianeta, la Polinesia francese, un arcipelago enorme, composto da 118 isole, molte delle quali disabitate, dove la natura si avvicina all'immaginario da giardino dell'Eden e le sfumature di blu del mare sembrano essere senza fine. Non a caso, qui Paul Gauguin visse gli ultimi anni della sua vita e ispirato dai colori di questi luoghi, dipinse alcune delle sue opere più importanti (in tempi più recenti, anche Marlon Brando scelse la Polinesia come buen retiro, acquistando l'atollo di Tetiaroa, oggi divenuto un eco-resort di lusso).

Tra tutte le isole dell'arcipelago abbiamo scelto di portarvi a Moorea, che a differenza delle più note Tahiti e Papeete non è stata ancora presa d'assalto dai turisti e ha mantenuto molto del suo aspetto originario, straordinariamente selvaggio e primordiale. A portarci tra le montagne, i campi di ananas e le baie sacre di quest'isola vulcanica un'accompagnatore d'eccezione, Mario Orto, una delle rarissime (se non l'unica) guida italiana certificata di tutta la Polinesia. Con lui abbiamo immaginato un 'safari' da compiere sull'isola a bordo di un 4x4, alla scoperta dei luoghi più spettacolari di Moorea.

“Situata a soli 30 minuti da Tahiti – spiega all'ANSA Orto – Moorea riesce ad esser selvaggia e allo stesso tempo civilizzata rispetto ad altre isole del Pacifico, ed è perfetta per chi cerca un buon compromesso tra questi due aspetti”.

Qual è il periodo migliore per visitare Moorea? “Per me il periodo più bello va da febbraio fino a fine aprile, quando qui sta finendo l'estate, l'acqua è ancora molto calda e le giornate sono abbastanza lunghe”.

Quale tappe prevede il tuo 'tour' dell'isola? “La Baia di Cook, la baia di Opunou, che è una baia sacra, la 'Montagna Magica', il belvedere, i campi di ananas ed il giardino tropicale”.

Partiamo, allora. “Iniziamo dalla spettacolare Baia di Cook, incastonata all’interno della caldera di un vulcano spento. Questo luogo prende il nome dal famoso esploratore inglese James Cook che arrivò a Moorea nel 1769, approdando nella baia di Opunou, considerata sacra dai polinesiani del luogo, e quindi 'intoccabile' anche dal punto di vista del nome. Per rispetto ad essa, quindi, gli abitanti dell'isola decisero di intitolare a Cook questa seconda baia. La leggenda vuole che le due baie siano state create da un enorme geco giallo, che le formò con due colpi di coda dando così vita a Moorea. Non a caso, in polinesiano 'Moo' vuol dire geco e 'Rea' significa giallo, due parole che messe insieme formano il nome dell'isola”.

Dopo il mare, si sale verso le montagne. “Si, ed in particolare verso la 'Montagna Magica'. Con il 4x4 saliremo in una strada ripida e tortuosa, per raggiungere un punto panoramico da mozzare il fiato: dove ammirare la laguna di Moorea e la barriera corallina, un paesaggio stupendo con sfumature di blu veramente da sogno. Altrettanto impressionante è la vista che si gode dal belvedere, che troveremo scendendo dalla montagna. Da qui potremo osservare tutta la caldera, con la vista sui campi di ananas e le due baie”.

A Moorea ci sono delle piantagioni di ananas? “Si, si trovano nella caldera vulcanica e sono davvero interessanti da vedere. L’80% della produzione locale viene lavorato producendo cinque prodotti diversi: succo di ananas, succhi multi frutta, marmellate, alcol di ananas, vino di ananas e perfino brut di ananas”.

Dove termineremo il nostro itinerario polinesiano? ”Al giardino tropicale, dove assaggeremo le marmellate fatte in casa dalla proprietaria, con sola frutta fresca, e visiteremo la piantagione

della vaniglia, con il fiore dell’orchidea, che sboccia una sola volta al giorno da fine aprile a fine novembre. Questo fiore viene impollinato manualmente tutte le mattine. Poi, dopo nove mesi, il baccello viene messo al sole per altri tre mesi, così che la vaniglia vera e propria sarà pronta dopo quasi un anno”.

Nell'immaginario collettivo la Polinesia è il luogo paradisiaco per eccellenza, il posto dove tutti vorrebbero vivere. Tu che ti sei stabilito a Moorea da nove anni, che idea di ti sei fatto a proposito? “La Polinesia non è uno di quei paesi da 'mollo tutto e…'”.

Cosa intendi dire? “E' un paese caro, sotto tutti i punti di vista. Io vivo a Moorea, dove una stanza con cucina e camera da letto insieme costa 500€ di affitto al mese. A Papeete, per dire, con quei soldi si prende una stanza con bagno in comune. Tutto è molto caro: dal cibo, ai prodotti elettronici alle auto. Probabilmente l'unica cosa che costa meno dell’Italia è la benzina, che qui viene 1,30€ al litro”.

Eppure tu sei felice di questa scelta. “Certo! La vita qui è paradisiaca, c'è un ritmo meno stressante. Le persone sono molto disponibili, amichevoli e si accontentano di poco. Quando giro per Moorea tutti mi salutano e mi rispettano, se dovessi avere un problema sono pronti ad aiutarmi e questo mi fa sentire parte della comunità. Qui il vero guadagno sta nella serenità e nella tranquillità giornaliera: anche se ci sono problemi si sorride e si cerca una soluzione, magari contemplando il panorama e bevendoci sopra una birra Hinano”.

Info: tahititourisme.it/it-it/isole/moorea/
safarimario.com

 

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